Smaltimento Farmaci Scaduti

farmaci scaduti sono rifiuti speciali e pericolosi, perché possono essere dannosi per le persone e soprattutto per l’ambiente. É quindi necessario affidarsi ad un’azienda specializzata per il loro smaltimento.

I farmaci scaduti come rifiuti pericolosi

I farmaci sono composti chimici spesso molto complessi. Possono guarire numerose malattie ma, scaduti e nelle concentrazioni sbagliate, possono trasformarsi in pericolosissimi veleni chimici. Per questo motivo i medicinali scaduti sono considerati rifiuti speciali pericolosi e vanno smaltiti seguendo un iter particolare. Disperderli nel’ambiente significherebbe inquinare in modo irresponsabile, generando un danno per la natura e potenzialmente anche per le persone. I farmaci scaduti vengono quindi raccolti nelle isole ecologiche e in apposite colonnine, poste presso le farmacie o i luoghi pubblici di maggiore passaggio.

Nei siti web dei singoli Comuni e delle ASL vengono in genere pubblicate delle mappe con indicati i luoghi dove si trovano gli appositi contenitori per medicinali scaduti. Un’azienda specializzata nel trattamento di rifiuti pericolosi, come Smaltimento Roma, si occupa quindi di prelevarli e trattarli nel modo corretto. Negli stessi contenitori si possono gettare anche i medicinali non scaduti ma che per qualsiasi motivo si è deciso di buttare via. In nessun caso, soprattutto per motivi ambientali, i farmaci devono essere dispersi nell’ambiente o gettati nell’indifferenziata

Come avviene la raccolta dei medicinali scaduti

Ai farmaci scaduti viene assegnato il codice CER 180109, mentre a quelli inutilizzati il CER 180208. Questi rifiuti, che fanno parte dei rifiuti sanitari, comprendono pastiglie e compresse, flaconi di sciroppi, pomate ed unguenti, fiale per iniezioni e disinfettanti. Nel cestino per la raccolta differenziata dei farmaci scaduti vanno inserite le pastiglie e i flaconi con i liquidi, mentre i foglietti illustrativi e gli imballaggi in cartone possono essere riciclati nella carta.

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Le confezioni vuote di farmaci non vanno gettate con i medicinali scaduti, ma riciclate a seconda della loro composizione. Non contenendo più il farmaco, non vengono considerate come rifiuto speciale. Le siringhe non vanno smaltite nella raccolta della plastica, ma negli appositi contenitori, presenti in molte farmacie. Per evitare che il personale addetto alla raccolta possa ferirsi è sempre buona norma chiudere gli aghi con l’apposito cappuccio. I contenitori per la raccolta di medicinali scaduti sono generalmente strutturati in modo che i medicinali siano inaccessibili dall’esterno e possano essere recuperati solo dagli addetti alla raccolta.

Chi si occupa della raccolta e dello smaltimento dei contenitori per medicinali?

I farmaci scaduti vengono gestiti dai singoli Comuni, che si occupano della raccolta e dello smaltimento. In genere questi servizi vengono appaltati ad imprese specializzate nella gestione dei rifiuti, come Smaltimento Roma, che sono attrezzate e certificate per raccogliere, trasportare e smaltire rifiuti pericolosi come i farmaci scaduti. I medicinali così raccolti non vengono avviati al riciclaggio, perché sono composti chimici contenenti principi attivi potenzialmente dannosi.

Questi materiali vengono quindi separati dai rifiuti solidi urbani comuni ed inceneriti ad altissime temperature, in modo da distruggere tutti i composti dannosi presenti. I farmaci scaduti non devono assolutamente essere gettati nell’indifferenziata, per non finire in discarica. Qui potrebbero infatti sciogliersi in acqua e penetrare nel terreno, inquinando le falde acquifere. Gli antibiotici in particolare potrebbero dare origine a ceppi di batteri o virus resistenti ai medicinali, che poi potrebbero diffondersi infettando uomini e animali. É quindi sempre importantissimo rispettare la raccolta differenziata dei farmaci scaduti o non più utilizzati per evitare gravi danni all’ambiente.

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